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Come trasformare il tuo studio dentistico in un’azienda milionaria

Trasformare studio dentistico in azienda milionaria

 

Quanto tempo ci hai messo, dopo aver aperto il tuo studio dentistico, a capire che avere una laurea ed essere un professionista preparato non è sufficiente per ottenere abbastanza profitti?

Alcuni tuoi colleghi non lo scoprono mai, e si trascinano per tutta la vita da un paziente all’altro cercando di sbarcare il lunario e chiedendosi come mai non riescono a ottenere lo stile di vita che avevano sognato all’università.

Il fatto che tu sia arrivato qui è un buon segno, significa che a un certo punto della tua carriera hai iniziato a farti delle domande. Ti sei chiesto se stai sbagliando qualcosa oppure semplicemente ti sei ritrovato a pensare: “Come posso portare più clienti nel mio studio dentistico?”.

Ti faccio i miei complimenti. La tua curiosità e voglia di migliorare ti offrono un’opportunità preziosa, perché in questo articolo ti spiegherò come modificare il tuo metodo di lavoro, rendendo il tuo studio più produttivo.

In altre parole, ti insegnerò a diminuire lo stress che ogni giorno devi sopportare e moltiplicare i tuoi guadagni fino al punto di sentirti davvero soddisfatto e appagato dal risultato dei tuoi sforzi.

Prima però occorre una premessa: quello che sto per dirti potrà sembrarti molto diverso dal modo di lavorare tradizionale, che hai visto applicare negli studi dei tuoi mentori, professori o predecessori. Ma quando avrò finito sono certo che guarderai al loro approccio con occhio diverso.

Capirai anche come mai, pur essendo l’odontoiatria una delle carriere più prestigiose e invidiate, il reddito netto dei dentisti italiani è in media di soli 52.000 € all’anno (dati Agenzia delle Entrate).

Ma veniamo a noi. Come puoi portare più clienti nel tuo studio dentistico? È presto detto.

Non puoi trovare abbastanza nuovi clienti finché continui a ragionare come un dentista

Mi spiego meglio. Il numero di pazienti di cui puoi prenderti cura dipende dal tempo che dedichi al tuo lavoro.

È un calcolo semplice. Diciamo che per una prestazione ti serve un’ora; significa che, lavorando a ritmi serratissimi e senza nemmeno fermarti per sgranchire le gambe o fare una visita al bagno, puoi gestire otto clienti in otto ore di lavoro.

In realtà sono di meno, primo perché non sei una macchina e secondo perché tra un paziente e l’altro devi disinfettare e sterilizzare tutto, sostituire la pellicola protettiva, aggiornare la cartella clinica, controllare la situazione del paziente successivo, guardare le radiografie ecc.

Quanti pazienti riesci a seguire in una giornata di lavoro, 5, 6? E in una settimana? Facciamo finta che siano 30: 6 pazienti al giorno per 5 giorni alla settimana.

Secondo l’approccio tradizionale, se vuoi aumentare il tuo fatturato devi aumentare il numero di pazienti. Quindi se hai deciso di raddoppiare i tuoi risultati significa che in una settimana devi accogliere nel tuo studio 60 pazienti invece di 30.

Ti sembra fattibile? Diciamo pure che lo è e che sei disposto a tutto pur di ottenere il massimo successo possibile. Quindi ti adatti a lavorare 16 ore al giorno, ma per quanto tempo puoi mantenere questi ritmi?

E soprattutto cosa succede quando arriva per te il momento di fare un ulteriore salto di qualità? Dove vai a prendere altre ore per curare altri pazienti?

Questo è l’approccio tipico che viene adottato nella stragrande maggioranza degli studi odontoiatrici italiani. Il successo dell’attività è direttamente proporzionale all’impegno del titolare.

I limiti di questo modo di lavorare sono evidenti, senza contare che nel momento in cui ti ammali oppure vuoi prenderti una vacanza si ferma tutto, perché i pazienti vogliono che sia tu a curarli e non un tuo sostituto o collaboratore.

Anche la più efficace tecnica di marketing non può aiutarti, perché continui a essere limitato dal fatto di avere, come tutti, solo 24 ore a disposizione in un giorno.

Per applicare con successo qualsiasi strategia di marketing, il tuo studio dentistico deve prima trasformarsi in un’azienda

Questo cambiamento dipende da te. Devi reimpostare il tuo lavoro dedicando la tua attenzione alle attività per cui sei davvero insostituibile.

Si tratta di un punto cruciale, in cui inciampano tanti professionisti. Tutti ritengono che nessuno sia bravo, attento e preciso come loro, e quindi finiscono per accentrare su di sè tutte le responsabilità e le incombenze dello studio.

L’errore è alla base, si tratta di un fraintendimento del concetto di delega.

Delegare un compito non significa scaricare all’improvviso una lista di cose da fare sulle spalle di qualcun altro. È decisamente più complesso di così.

Ti consiglio di seguire il seguente iter, in modo da suddividere in modo corretto i ruoli e il peso del lavoro.

1. Fai una lista di tutte le attività che svolgi ogni giorno, suddividendole in sotto parti

Per esempio per comprare una nuova attrezzatura ti serve: fare una ricerca sui vari fornitori, chiedere preventivi, confrontarli, chiamare il fornitore scelto e concordare consegna e pagamento, fare il bonifico, accogliere colui che deve consegnare e installare il macchinario, verificare che funzioni correttamente, insegnare ai tuoi collaboratori a usarlo… e così via.

Da questa lista devi selezionare tutti i compiti che potrebbe fare qualcun altro al posto tuo, togliendo dall’equazione l’idea che potrebbe non essere all’altezza.

2. Scegli con attenzione le persone che ti aiuteranno

Se hai già dei collaboratori potrai suddividere questi compiti tra loro. Se non ne hai, dovresti pensare seriamente di assumerli. So bene che cosa potresti pensare: “Perché dovrei pagare qualcuno per fare qualcosa che potrei fare da solo gratis?”. Ma questa è proprio la radice dei comportamenti limitanti che devi sradicare.

Ti dimostrerò che, liberando la tua agenda da tutte queste incombenze a basso valore aggiunto guadagnerai molto di più di prima, e lo stipendio del nuovo collaboratore non peserà sulle tue finanze.

3. Crea delle procedure chiare e condivise per ciascun compito

Come dicevamo prima, non è pensabile scaricare la responsabilità all’improvviso sulle spalle di qualcuno. Il tuo collaboratore deve avere una procedura (scritta) con indicato passo passo tutto quello che deve fare, senza possibilità di fraintendimenti. In questa procedura deve essere definita anche la scadenza da rispettare per quello specifico compito.

Dovresti inoltre fare in modo che ogni reparto del tuo studio abbia un referente, in modo che qualcuno si occupi di gestire i tuoi collaboratori, verificare che la procedura sia stata eseguita correttamente e fornire supporto in caso di problemi o dubbi.

4. Favorisci lo sviluppo di una cultura aziendale

Spesso i dentisti si lamentano dei loro collaboratori, sostenendo che non mettono abbastanza cura nel lavoro perché non hanno a cuore il successo dello studio odontoiatrico. Posto che dovresti selezionare le persone che lavorano con te e scegliere gente in gamba e motivata, se si verificano questi problemi significa che qualcosa non va nella tua leadership.

I membri del tuo team devono sentirsi parte di qualcosa, devono essere ben consapevoli dei valori della tua azienda e li devono condividere. Devi fare in modo di ricompensarli quando raggiungono o superano gli obiettivi previsti perché si sentano parte del tuo successo.

5. Guida il tuo team con saggezza

Questi punti non significano che nel frattempo tu potrai andare alle Maldive a prendere il sole, mentre il tuo studio dentistico macina milioni di euro. Ovviamente avrai la possibilità di prenderti una vacanza, perché hai organizzato tutto in modo che l’azienda funzioni anche senza di te, ma non devi dimenticare il tuo ruolo di leader.

Puoi creare delle riunioni periodiche con i vari capi gruppo, in modo da far sentire che ci sei e risolvere quelle (pochissime) questioni che non riescono a sistemare da soli o che richiedono obbligatoriamente la tua presenza.

Seguendo questi 5 step, hai la possibilità di dedicarti al 100% al tuo ruolo di imprenditore e far crescere la tua attività, aumentando soddisfazioni professionali e fatturato.

Che cosa fa un dentista imprenditore?

Il tuo primo dovere è definire la strategia di marketing più efficace per potenziare il tuo studio odontoiatrico. Voglio ribadirlo: è il tuo lavoro, si tratta di un compito assolutamente NON delegabile.

Molti odontoiatri si affidano a creativi di vario tipo, esperti di comunicazione o web agency con la speranza che possano occuparsi di attirare clienti.

Questo non è possibile. Prima devi conoscere a fondo la materia, poi puoi delegare la parte operativa del marketing, ma in ogni caso la parte strategica spetta a te e SOLO a te.

Solo tu puoi lavorare per mettere in pratica i 10 comandamenti del marketing odontoiatrico, e definire il tuo posizionamento sul mercato mettendo in evidenza le caratteristiche che ti rendono la soluzione migliore per una specifica categoria di pazienti.

Ovviamente sto dando per scontato la tua voglia di non buttare i tuoi soldi in campagne di marketing inefficaci e di portare il tuo studio a livelli eccezionali.

Se mi hai seguito fin qui e sei disposto a cambiare radicalmente il tuo modo di lavorare come ti ho insegnato, certamente hai ambizione e determinazione da vendere. Perciò non puoi accettare che il webbaro di turno cerchi di ripagare la tua professionalità e il tuo impegno con una manciata di like che non si tramuta in denaro.

Ti aspettano molte sfide e una mole di lavoro decisamente importante. La differenza rispetto a prima è che si tratta di attività strategiche, che moltiplicano i tuoi risultati slegandoli dal tempo che trascorri nel tuo studio. Ogni tua decisione di marketing, se presa in modo corretto, può valere milioni.

Perciò trasformare il tuo studio dentistico in un’azienda non solo aumenta il tuoi profitti, ma ti restituisce ore e giorni di vita che finora erano risucchiati in attività improduttive.

I passi da compiere sono davvero tanti e non possono essere liquidati in poche parole, ma se vuoi io sono pronto a guidarti in questa nuova dimensione.

Ti mostrerò passo passo come raggiungere quegli obiettivi che finora ti sono stati preclusi a causa di un’interpretazione “vecchio stampo” della professione.

Se vuoi saperne di più visita questa pagina.

 

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